giovedì 24 novembre 2011

Il Caravaggio di Derek Jarman

Il Caravaggio di Derek Jarman tocca gli ambiti di evoluzione dell'individuo e del suo potere sociale fino alla trattazione di un ambito di valutazione sul significato delle arti nella società.
Questo comporta uno studio tecnico sull'opera del Caravaggio che è di diretta analisi dell'uso dei mezzi cinematografici e scenografici di più ampio respiro.
La soluzione è quella di un universo condivisibile di relazioni umane con al centro il potere delle arti in genere ed in particolare di quelle registiche e pittoriche.
Il Caravaggio come pittore nuovo rinascimentale detta le regole della proiezione spaziale dei personaggi e della loro storia di vita; così Jarman lo sceglie come esempio di una logica post moderna simbolista del peso delle arti nella società.
Il quadro del Cristo di Jarman, riprodotto nel filmato rappresenta il legame con la spiritualità moderna e con l'approfondimento degli ideali umani più puri.
Il quadro del Cristo di Caravaggio era un emblema della società del 700 e della sua logica di rappresentazione dell'universo artistico, fino all'esagerazione di un mondo simbolico del potere dell'uomo nella società.
L'opera di Jarman è l'emblema dell'unione spirituale, artistica, sociale e conduce ad un'analisi totale sul peso del mezzo cinematografico nella società moderna; fino al punto di considerare un'analisi retrospettiva dei principali fatti e cambiamenti sociali.
Intendendo con questi l'evoluzione del mondo giovanile, i cambiamenti dei ruoli delle arti nella società, gli esiti artistico moderni dei principali registi e pittori; in questo senso Jarman è fulcro della rappresentazione della società moderna, “dello spettacolo”(Debord), e della realizzazione di uno spazio artistico estremamente surreale e moderno.
Il giudizio del pubblico è centrale e riguarda il rispecchiamento in un universo di arti moderne e congeniali alle trasformazioni psicologiche e delle personalità dell'uomo per sottolineare l'importanza di sentimenti artistici puri nell'umanità.

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